Per la prima volta a Ghizzano, la presentazione del progetto che Paola Casazza, musicista, dedica all’ascolto della voce degli alberi.
Domenica 4 ottobre, in occasione dell’apertura nazionale delle dimore storiche, il Giardino Sonoro di Ghizzano accoglie nuovamente il suo pubblico con una giornata speciale dedicata, come da tradizione, all’incontro/connubio tra arte e natura. Con, a partire dalle 17, la speciale presentazione di un affascinante progetto che la musicista Paola Casazza dedica all’ascolto della voce degli alberi.
“Con uno speciale decoder pensato e costruito per “ascoltare” gli alberi, si riesce a tradurre in melodia e armonia le vibrazioni provenienti dalle sue radici, su cui vengono applicati dei sensori”, spiega Paola. “Nel decoder sono campionati molti strumenti, che l’albero “sceglie” stabilendo una stretta corrispondenza, si potrebbe dire un dialogo, con i timbri acustici che il sensore ha in memoria. In questo modo, la pianta trova il suono adatto a comunicare all’esterno, e ce lo fa ascoltare attraverso lo strumento giusto. Tra l’altro, l’apparecchio è in grado di interagire anche con l’ambiente circostante, spettatori compresi. Quindi, attraverso le note che ascoltiamo, non facciamo altro che assistere alla messa in scena di una partitura che noi stessi componiamo assieme agli alberi del Giardino. E’ un’esperienza unica, fatta di sensazioni difficili da descrivere a parole: bisogna semplicemente provarne di persona le vibrazioni, e sperimentare quanto sia emozionante entrare in comunicazione con esseri viventi del mondo vegetale”.
Ad arricchire l’esperienza audiovisiva all’interno del Giardino di Ghizzano, la mostra interattiva “Le metamorfosi di Ovidio“, con installazioni di Immacolata Datti, voce di Antonella Civale e musiche di David Barittoni.
Per info:
Francesca Venerosi Pesciolini, Mob: 3462108857