Verde Armonico 2017 – Installazione permanente

Lampetia

La scultura, la musica, il teatro, la letteratura si intrecciano in un connubio di gesti e suoni, all’interno delle geometrie vegetali di uno dei giardini all’italiana più antichi e belli della nostra regione.
La nuova avventura artistica de La Verde Armonia insegue il fascino senza tempo delle Metamorfosi di Ovidio. All’opera più nota del celebre poeta romano si ispirano le sculture di Immacolata Datti, che da ora in poi, per tutto l’anno (durante il periodo invernale, le opere verranno accolte dalla limonaia), abiteranno, ospiti affascinanti e misteriose, il Giardino Venerosi Pesciolini, affiancate dalle installazioni sonore del compositore David Barittoni. Lo spettatore si addentrerà in un’esperienza estetica multiforme e cangiante, come le tonalità di verde che popolano ogni angolo del giardino, come le creature cui l’estro della scultrice Immacolata Datti dona vitalità e passione.

“Dall’incontro di due entità distinte, ma intimamente legate dall’antica memoria di un origine comune e trascendente, nasce a nuova vita lo splendido Giardino di Ghizzano. Luogo di memorie familiari, hortus conclusus, separato dal resto del mondo, esso diviene – grazie all’opera scultorea di Immacolata Datti e al vivo desiderio di Francesca Venerosi Pesciolini – luogo d’incontro, di scambio, di trasformazione del sé. Un luogo in cui allo spettatore è chiesto, in nome della forza della natura e dell’arte, di abdicare al bisogno di controllo dello spazio e del tempo per lasciarsi condurre in un percorso di consapevolezza che si snoda tra le siepi di bosso e i viluppi dei tronchi vivi e palpitanti delle opere di Immacolata.

Mirra e la nascita di Adone

Le sue figure, lontane da ogni volontà di mimesi e di resa naturalistica, squarciano – talora con infinita tenerezza, talaltra con inaudita violenza – i limiti imposti dalla “natura” alla possibilità di esprimere tutte le parti, anche le più indicibili e più profonde di sé. E così un tronco d’albero lacerato nel ventre diviene segno, esperienza concreta di un conflitto interiore, straziante, tra il desiderio di nascere e quello di soccombere; mentre altre forme – gioiosamente – ci invitano ad immergerci in un processo metamorfico in cui la forza vitale dei rami e dei tronchi s’intreccia a manufatti di terracotta dando vita a nuove fisionomie e a nuove entità” 

Elena Lazzarini
Tratto da “Il Giardino Sonoro di Ghizzano – Miti, Voci e Metamorfosi” – Ed. 22 maggio 2016

 

Immacolata Datti

Verde Armonico 2015

“BESTIARUM” di Antonio Massarutto
"Bestiarum" - Garden

“Bestiarum” (Garden)

La nuova stagione artistica de “La Verde Armonia” vede, in modo del tutto eccezionale, la presenza di un solo artista occupare i luoghi del meraviglioso giardino all’italiana della villa. La scelta è stata segnata sin da subito da un’aderenza linguistica fuori del comune: aderenza che il poliedrico scultore Antonio Massarutto, friulano di nascita ma trapiantato da anni nella bella provincia aretina, porta con sé da sempre. Autore a tutto tondo nel senso letterale del termine, Massarutto traduce un fare nordico di plasticità e plausibilità nelle sue multi-materiche sculture, recuperando un messaggio intellettuale che affonda le proprie radici in una tradizione ancestrale: BESTIARIUM, ultima sua grande fatica scultorea, ha in sé tutto il potere immaginifico di una visione animalesca che, fedele al sostrato storico che ne permea l’ideazione, vuole stupire il visitatore, sorprendendolo a livello di significante oltre che di significato.

"Bestiarum" (Garden)

“Bestiarum” (Garden)

Le sue sono creature bizzarre per contesto e dimensioni, tratte direttamente dal nostro universo animale più che dalla fantasia, ma si mostrano secondo stilemi che hanno invece molto più a che fare con una evoluzionistica condizione materica, dove le estreme trasparenze generate da trame di rete metallica rivelano in tutto e per tutto l’estrema consistenza delle masse e dove le strutture fisicamente importanti hanno invece dalla loro una bizzarria cromatica epidermica consegnata da sapienti utilizzi della tecnica del collage. È pur vero che con BESTIARIUM, Massarutto abbia voluto forse rendere minor merito a quella volontà di moralizzazione che un tempo era assegnata a operazioni del genere. Ma è proprio l’enfasi della scoperta, del mistero legato a un regno – quello animale – che ancora ci affascina, della suggestiva cornice concettuale della foresta che nasconde e trasforma ogni abitante in sensazioni a dominare su tutto, isolando il visitatore in un personalissimo universo di contemplazione dove stupore, meraviglia e fascino diventano le emozioni più genuine.

"Bestiarum" (Room)

“Bestiarum” (Room)

"Bestiarum" (Room)

“Bestiarum” (Room)

 

Museo Ugo Guidi
Anche quest’anno la stagione artistica de “La Verde Armonia” è stata realizzata grazie all’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e patrocinata e supportata dal Museo Ugo Guidi.

Verde Armonico 2014 – Garden

Massimiliano Roncatti

Massimiliano Roncatti

Veronica Tamburini

Veronica Tamburini

Sara Millo

Sara Millo

Giulia Cananzi

Giulia Cananzi

Giorgio Casasanta

Giorgio Casasanta


Verde Armonico – Garden si sviluppa nei grandi spazi aperti del giardino: totalmente scultoreo, tale percorso sviluppa i propri temi seguendo il ritmo cadenzato e armonico dei piccoli viali che lo incorniciano, affrontando ogni istante come frutto di una continua sorpresa.

 

 

In contatto diretto con la Natura in nome di un’Arte che diventi essenzialmente dialogo, il parco nella sua interezza propone, per il 2014, sculture singole o installazioni multiple di cinque giovani promesse dell’arte contemporanea selezionati tra i 10 migliori artisti della celebre Accademia di Belle Arti di Carrara: in continuo e reciproco rapporto con gli ambienti, le opere di Massimiliano Roncatti, Veronica Tamburini, Sara Millo, Giorgio Casasanta e Giulia Cananzi.


A coronamento del progetto, a loro si affianca Sandro del Pistoia, uno dei più interessanti scultori italiani contemporanei con alcuni dei suoi lavori, immanenti bio-sculture multi-modulari, realizzate per l’occasione.

 

Sandro del Pistoia

Sandro del Pistoia